Perchè tifare Juve? Cosa spinge un essere umano a trasformarsi in tifoso bianconero?

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A poche ore dalla sfida di venerdì sera tra Fiorentina e Juventus vogliamo provare a rispondere ad una angosciosa domanda che tutti noi ci siamo fatti almeno una volta nella vita: cosa spinge un essere umano a tifare Juve? Per sviscerare l’argomento e tentare di comprendere i meccanismi che portano alcuni soggetti ad avere una visione del mondo bianconera, abbiamo intervistato uno dei maggiori esperti in ‘psycho profiling’, il Prof. Dott. Felice Devianza.

Professore, può tracciare un profilo psicologico del tifoso bianconero?

Iniziamo subito con il precisare che si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di soggetti provenienti da un ambiente familiare e sociale disagiato, principalmente localizzati nelle aree del sud Italia ma ampiamente diffusi su tutto il territorio nazionale a causa dei massicci flussi migratori. Questo è un punto cardine che ci permette poi di approfondire ad analizzare alcune delle più comuni situazioni all’origine di questa che è scientificamente riconosciuta come aberrazione e perversione.

La famiglia svolge quindi un ruolo centrale nello sviluppo dei problemi nel bambino.

In ambito familiare possiamo definire il tifoso bianconero come proveniente da una “famiglia multiproblematica”. Una figura paterna o materna assente, poco attiva nello svolgere il suo ruolo educativo, l’aggressività tra genitori e contro i figli, una immaturità psicologica o incompetenza psicosociale dei genitori, l’instabilità o l’interruzione del rapporto coniugale, possono essere cause o concause della deviazione psicologica del bambino. Spesso l’infante manifesta un comportamento particolarmente remissivo, non riesce a trovare una valvola di sfogo che lo aiuti a comprendere da che parte sta il male. Generalmente i tifosi bianconeri provengono da ambienti familiari che non consentono lo stabilirsi di relazioni comunicative adeguate. Molti di loro sono stati abusati dai propri genitori e gli studi su questo tema hanno dimostrato che tutti sono stati in qualche modo vessati nella loro infanzia, in un’età in cui non potevano ribellarsi e questa brutalità non ha fatto altro che minare in modo esponenziale una personalità già di per sé fragile. Spesso i genitori coinvolgono il bambino nei loro conflitti emotivi, usandolo alternativamente come strumento per ricattare l’altro coniuge. Sovente il rapporto con uno dei due genitori è caratterizzato da ripetute aggressioni verbali alle quali viene sottoposto il piccolo.

Qual è il rapporto del tifoso bianconero con la società?

Principalmente, come detto, proviene da situazioni disagiate. Tessuti sociali al limite della legalità, situazioni di povertà drammaticamente prive dei valori fondamentali per la civile convivenza oppure all’opposto, ma con minor incidenza, ambienti altolocati ed intrisi di disprezzo per il prossimo, considerato come un essere inferiore.

Nel primo caso s’innesca nel soggetto un meccanismo di rivalsa che lo porta a tifare una squadra sempre vincente quale mezzo per affermare l’agognata superiorità che la vita reale non può concedergli. Un tentativo di riscatto perpetrato con ogni mezzo, furto e ruberie, un comportamento prepotente ed arrogante di chi, conscio della propria inferiorità, tenta di sopravanzare gli altri con mezzi illeciti.

Per quelli che possiamo tranquillamente definire i “figli di papà” si tratta invece di un cosiddetto complesso di superiorità spocchioso e ridondante. Il soggetto si sente pieno di sé, vive su un piano sociale tutto suo percependo una realtà dissociata e non è in grado di confrontarsi con gli altri. In realtà cela un’importante insicurezza di fondo che lo porta a non accettare nemmeno la possibilità di una sconfitta, ricorrendo perciò ad aiuti, abusi ed infrazioni per mantenere il proprio status.

Com’è possibile accorgersi dell’insorgere di queste devianze? Esistono delle cure per riportare il soggetto ad una condizione di normalità?

Ci sono alcuni comportamenti che si riscontrano nell’infanzia e nell’adolescenza dei tifosi bianconeri e che possono aiutare ad individuare ed eventualmente supportare con adeguata terapia il soggetto che li manifesta:

  1.  isolamento sociale
  2.  difficoltà di apprendimento
  3.   sintomi di danno neurologico
  4.  comportamento irregolare
  5.  problemi con le autorità e di autocontrollo
  6.  crudeltà verso le altre persone o gli animali
  7.   furto ed accaparramento
  8.  precoce abuso di stupefacenti

Se individuati tempestivamente e sottoposti a terapie psico-farmacologiche adeguate, circa il 70% dei soggetti deviati può essere riportato a condizioni di normalità, anche se a volte sono necessari anni di cure.

Quale consiglio può dare ai nostri lettori per evitare che i propri figli possano trasformarsi in esseri senza scrupoli e valori morali come i tifosi bianconeri?

Dare sempre priorità alla famiglia. Una sana educazione intrisa dei valori fondamentali è la miglior prevenzione. L’amore dei genitori, la continua presenza, l’appoggio ed il sostegno incrollabili sono fattori imprescindibili per la crescita sana del bambino. Non reprimere mai ma orientare, canalizzare e guidare il piccolo nel suo sviluppo. Fargli vedere il mondo dalla giusta prospettiva fornendogli i giusti elementi per la formazione di una coscienza civile. In parole povere tanto amore, una famiglia sempre vicina (comunque essa sia composta) e portatelo a vedere la Fiorentina.

 






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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