Ilicic: “Giocavo a scacchi ma ho dovuto smettere”. L’intervista del National Geographic

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Josip Ilicic affaticato al 2° minuto di gioco
(foto di repertorio)

Riportiamo un ampio stralcio di una bellissima intervista a Josip Ilicic pubblicata dalla famosa rivista americana National Geographic, nella sua edizione slovena del mese di ottobre. Un incontro con il calciatore che sta trascinando la Fiorentina ai brillanti risultati di questa stagione calcistica.

Ciao Josip, iniziamo subito dal tuo curioso soprannome. Perchè ti chiamano il ‘Bradipo di Prijedor’?

Premetto che il bradipo è un animale che personalmente adoro. Penso sia riferito alla mia acconciatura, in alcuni periodi era molto simile a quella del simpatico animale.

Fin da subito sei diventato un idolo a Firenze, com’è per te il rapporto con la città e con i tifosi viola?

Bellissimo, mi hanno immediatamente fatto sentire a casa. Mi fermano per strada, mi incitano, mi fanno sentire tutto l’affetto di questa splendida città. La cosa strana è che vanno tutti velocissimi, sempre di fretta. A volte fatico e tenerne il passo.

Quali sono i tuoi hobby?

Mi piace molto leggere e guardo tranti film alla tv. In passato giocavo a scacchi ma ho dovuto smettere perchè arrivavo agli allenamenti sempre troppo affaticato.

A proposito di allenamenti, come ti trovi con lo staff tecnico della Fiorentina?

Sono persone eccezionali e, umanamente, ho un rapporto davvero eccellente con tutti loro. Gli allenamenti sono durissimi, il mister ci mette ogni giorno alla prova con estenuanti esercizi. Cerco di fare sempre il massimo ma a volte sono costretto a fermarmi per la fatica. La sera sono davvero stanco.

Ci fai un esempio di qualche esercizio tipo?

Beh, l’altro giorno il mister mi ha mandato a predergli il caffè al bar Marisa, praticamente dall’altra parte dello stadio. All’andata sono riuscito a fare tutta una tirata ma al ritorno mi sono dovuto fermare a riposare sotto la Fiesole. Il mister si è anche arrabbiato perchè gli ho portato il caffè freddo…

Quindi non sono tutte rose e fiori con Montella…

Beh a volte capita che mi redarguisca, certo. Ma fa parte del gioco, lo capisco quando cerca di spronarmi a dare sempre il massimo. Per lui dovrebbero essere tutti dei superman ma poi, fuori dal campo, è premuroso ed attento, ho un ottimo rapporto con lui e sento la sua grande fiducia in me.

L’arma in più di Montella sembra essere ancora una volta Cuadrado. Che ne pensi?

Beh, sinceramente ne sento dire un gran bene ma non riesco mai a vederlo nè durante gli allenamenti nè in partita. Ci incontriamo sul pulman e ci divertiamo molto, poi inspiegabilmente sparisce. Mi hanno detto che è molto bravo, lo dice sempre anche il mister.

Il tuo gol più bello?

L’ho sempre negli occhi ed è un peccato che nessuno l’abbia visto. Si tratta di un gol segnato in allenamento lo scorso anno. Durante la partitella presi palla al limite dell’area, mi girai su me stesso ed insaccai nell’angolo basso a destra. Mi voltai per esultare con i miei compagni ma non c’era più nessuno, nel frattempo si era anche fatto buio e mi avevano chiuso dentro ai Campini. Dovetti chiamare il custode, che già dormiva da due ore, per farmi venire ad aprire il cancello.

[Potete leggere l’intervista integrale sul numero in edicola in Slovenia]






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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