La leggenda di Brillante e i 12 discepoli – Tratto da una storia vera

brillante

A.D. 2126

“Nonno, ma è vero che da giovane Brillante giocò nella Fiorentina?”

“Certo, difficile da credere ma è tutto vero. Correva l’anno 2014 e la Fiorentina veniva da una stagione difficile che ricordo benissimo. Per un difetto di fabbricazione di alcune parti di ricambio la cui responsabilità non fu mai chiarita avemmo molti problemi di affidabilità. Ricordo che Gomez, Rossi e Hegazi si ruppero il legamento collaterale mediale, Pizarro ebbe problemi alla schiena, Mati Fernandez alla caviglia, Ambrosini agli adduttori, Cuadrado alla spalla, Pasqual alla testa e Neto ad una mano e tanti altri. Ricordo che io ebbi problemi ad un tendine, che Diego Della Valle inciampò al colosseo, che Gervasoni perse la testa a Parma  e che al 3-2 di Joaquin ci furono tra gli spalti 8 infarti, 875 contusi, 12 parti spontanei, 8 gravidanze isteriche, 610 coitus interruptus, 32 fratture scomposte, 2 divorzi, 94 nuove coppie di fatto e 14 dispersi.

Per rimediare, Andrea Della Valle non volle badare a spese. il 1° giugno convocò a se Pradè alle 4 di mattina e consegnò nelle sue mani un assegno in bianco del conto di Macia, 2 paia di scarpe nuove e un blocchetto di buoni pasto da 5,16 accompagnando il gesto con la frase “Fai tu, sennò che ti pago a fare”.

Pradé partì alle 5.20 in direzione Peretola deciso a prendere il primo volo direzione Australia e si fiondò senza dubbi alcuni sul giovanissimo Joshua Brillante, 21 anni, un passato da calciatore e un presente da concorrente di Breaking Amish. L’azione fu fulminea e il DS  riuscì a cogliere alla sprovvista chiunque compreso l’inconsapevole Macia. Durante il volo di ritorno, tolte benda, manette e cappuccio allo spaventato australiano, Pradè gli spiegò tutto convincendolo a firmare un contratto capestro di 3 anni+40 ad un 3° livello al commercio.

Unitosi al gruppo, il giovane talento arrivato tra lo scetticismo generale, si mostrò subito diverso dagli altri. Era solito raccogliersi in preghiera e vestire di bianco e si conquistò subito la stima di Montella quando durante il primo allenamento, con un solo cenno della mano, convinse Ilicic a correre.

Durante un amichevole estiva si narra che ebbe addirittura l’ardire di segnare. I fiorentini che per loro natura non hanno mai creduto fino in fondo alle sacre scritture, sono molto inclini ai facili entusiasmi e questo li rende una comunità politeista; perché credere a un solo dio quando puoi averne 1 a stagione!?

Brillante non parlava mai. Quell’anno non giocò molte partite ma da bordo campo seguiva le gesta dei suoi 11 compagni (12 con il mister) con compassionevole cura e solo laddove necessario interveniva con un miracolo; quell’ann0, in partite ufficiali, ne fece solo 434 e tutti per riportare la verità e la giustizia sul rettangolo di gioco.

A fine stagione, complice la vittoria dello scudetto, il suo valore era lievitato. Ricordo che Andrea Della Valle dichiarò “Parlerò con il giocatore chiedendogli di restare almeno un altro anno ma ci sono offerte importanti e non sarà facile, lui vuole crescere”. A metà agosto infatti, si fece sotto il Barcellona che propose a Brillante un 1° livello più incentivi e auto aziendale e lui accettò.

“Nonno, ma perché i giocatori forti a Firenze ci rimanevano solo un anno?”

“Nipotino, ma tu vuoi dormire o mi vuoi far girare le palle!?”






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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