Chiariamo subito: la sindrome del Bianconiglio non è la contrazione di “bianconero coniglio“. Eliminato questo possibile malinteso, ci viene in soccorso la psicologa Laila Dellansia: “Le restrizioni di orario imposte sia a Praga che allo stadio Franchi indurranno molti tifosi in un forte stato ansiogeno che li porterà a scatenare tutto il tifo nei primi minuti di gioco, volgendo man mano in atteggiamenti psudodepressivi da tifus interruptus”. Come ormai noto, nella capitale ceca alle ore 22:00 scatterà il “coprifuoco sonoro” e pertanto dopo tale ora sarà impossibile cantare e festeggiare sia allo stadio che fuori. Ma non solo, anche per la visione della finale allo stadio Franchi ci sarà una limitazione oraria. Secondo gli accordi siglati con le autorità, allo scoccare della mezzanotte lo stadio dovrà essere già vuoto. Nel malaugurato caso che la finale si dovesse decidere ai calci di rigore, il pubblico potrebbe dover seguire gli istanti decisivi fuori dall’impianto, con mezzi di fortuna. Ecco quindi spiegato il rischio ansia per la parte più sensibile del tifo viola, possibilità che dovrà essere scongiurata grazie al supporto di tutto lo stadio (anzi, di tutti gli stadi).
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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