Firenze, torna l’era della calcolatrice: è boom di vendite

Pensavamo tutti che quei tempi bui fossero ormai passati, che le calcolatrici fossero destinate ad ammuffirsi tra polvere e ragnatele nelle più recondite soffitte. Certo, qualcuno si era lasciato andare anche a stereotipate macchiette, ma bonariamente, godendo l’aria tersa del cambiamento come quel tiepido sole invernale che tanto ti dà conforto. Del tutto inaspettatamente, proprio in mezzo alla stagione del riscatto e delle rinnovate ambizioni viola, ecco tornare l’era dei ragionieri. Dopo la televendita di Pradé e l’emersione della trattativa con le merde di sempre, a Firenze i negozi sono stati assaliti da orde di tifosi sgomitanti, pronti ad accaparrarsi l’ultima calcolatrice rimasta sugli scaffali. E si ricomincia a fare i conti, a scalare i prestiti, gli anticipi, le rate, a calcolare gli ammortamenti… nel tentativo (vano) di capire se riusciremo ad alimentare la benché minima ambizione, soffiando sulla tremula fiammella almeno un po’ di ossigeno. O se torneremo irrimediabilmente tra le secche mani ossute e adunche di quella fetida e mortificante ombra chiamata “lauto finanziamento”.