E’ la fine del 1.300 quando Cruccio da Dov’insegna realizza questo capolavoro. Si ispira ovviamente al suo idolo e mentore, nonché ben più noto Duccio da Boninsegna e ne copia il dipinto realizzato per il Duomo di Siena. Ma a dire il vero non ne realizza una vera e propria copia ma ne cattura il senso e lo rielabora con qualche miglioria. Dopo anni trascorsi nelle cantine degli Uffizi, il dipinto è venuto alla luce e ha ritrovato splendore con il restauro ed oggi è godibile presso la chiesa di Santa Croce almeno in questo periodo pasquale. Dal momento che Santa Croce è in Italia e quindi non potrete recarvici, ve lo illustriamo in questo articolo. Da notare, ingrandendo l’immagine, l’accuratezza dei volti dei ladroni tra urla e sofferenza. Commovente l’immagine di una disperata Maria in abito viola che piange la perdita di un figlio e, tocco dell’artista, Ponzio Pilato in primo piano che se ne lava le mani in silenzio.
Buona Pasqua a tutti
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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