Pioli lascia. Non si arrende, sia chiaro, ma lascia. I risultati sono deludenti per il blasone ma forse in linea con i mezzi a disposizione questa stagione. Una squadra inesperta e manchevole in alcuni ruoli chiave. “Portiere, libero, regista, attaccante” l’ossatura su cui si misurava una buona rosa quando il calcio era semplice. Il portiere è giovane, non ha esperienza, crescerà. Il libero non esiste più ma su Pezzella possiamo fare affidamento; capitano coraggioso. Il regista non è presente in rosa. L’attaccante nemmeno. Nessuno se ne abbia a male ma un 9 da Europa qui non lo vediamo da un po’. Allora Pioli avrà le sue colpe certo, 10 punti in più li avremmo potuti avere ma la responsabilità è anche di Corvino, dell’assenza dirigenziale, del disinteresse della proprietà. Con il vaso stracolmo la proprietà ha deciso di dedicare una telefonata dalla Cina per far presente che “servono serietà e professionalità”. Nessun colpevole ovvio ma Pioli deve essere professionale e i giocatori pure. Nessun accenno alle pecche di una rosa claudicante, ovvio. Pioli si sarebbe atteso un esonero almeno; sarebbe stato un segno di vitalità atteso anche dalla piazza ma invece niente. “Si va avanti ma dovete fare di più, è una squadra forte, lo assicura Corvino”.
Nessun gesto eclatante. E allora se la società non ci mette le palle ci pensa il Mister. “Non avete nemmeno le palle di decidere se mandarmi via o no!? Ci penso io, mi dimetto. E tenetevi i soldi che vi sono utili a risanare un bilancio in rosso da 10 anni” sembrerebbe voler dire.
Stefano
#pioliunodinoi
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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