È si cari amici, il titolo dell’editoriale è forte, forse troppo, ma necessario. Ai DV non sono piaciute le continue dichiarazioni di Sousa sul mercato, o per meglio dire le allusioni, il dire e il non dire, lo scaricarsi di responsabilità come a voler giustificare i risultati altalenanti degli ultimi periodi. Mi pare che l’ultima vittoria, anche se in extremis sia arrivata grazie ad un acquisto di gennaio.
Ai più attenti osservatori non deve sfuggire una dichiarazione rilasciata da Andrea Della Valle a gennaio “non siamo contenti del tecnico”. Si parla di un’esternazione sfuggita al numero uno gigliato quando la Fiorentina era solo a 3 punti dalla vetta. Cosa ha portato Andrea a questa affermazione?? Filtra un retroscena non apparso sul giornale ma che riferisce di un Andrea molto contrariato, uso un eufemismo, dalla cessione di Rossi. Pepito è sempre stato considerato uno dei cardini della squadra e, quando non utilizzabile, il Presidente lo ha sempre visto come uno splendido gadget portafortuna. Ma c’è di più… è si cari amici! Si parla addirittura di un Diego inferocito perché avrebbe voluto utilizzare Pepito come suo testimonial per la prossima campagna elettorale. Era, pare, già pronto lo slogan “Non esistono cose rotte che non possano essere riparate, forza Italia, facciamo cose insieme!”, con un bel Pepito convalescente in rilievo. Omelette nostrana e risultato politico garantito, almeno secondo i pensieri del Patron. E va bene, non è accaduto, Rossi se n’è andato ed al suo posto sono stati presi due attaccanti, e bravi assai.
È notizia di questi giorni anche di uno sfogo a sorpresa del Mega Presidente Generale e Gran Visir del Calciomercato Mario Cognigni. Intercettato in un noto ristorante davanti allo stabilimento di Casette D’Ete, pare che ad amici abbia confidato di un “pranzo tradimento” di Sousa con Marotta presso un autogrill della “Salerno-Reggio Calabria”. Sua Santità Mario I°, in merito al mancato arrivo del difensore, pare abbia fatto agli amici di infanzia questo sibillino discorso : “da piccolo, quando giocavo a fare il ciabattino, ogni tanto i miei amici mi invitavano, quando erano dispari e non avrebbero potuto giocare a fare una partita di calcio. Tiziano, un ragazzotto robusto, faceva le squadre e mi diceva sempre che io dovevo stare in difesa perché non sapevo giocare ed avevo i piedi torti. Queste parole mi fecero male però capii 2 cose. La prima che non avrei mai fatto il calciatore e la seconda che se nell’eventualità remota fossi diventato da grande, casualmente, presidente di una società di calcio, non avrei mai comprato all’allenatore un difensore”
Grazie di cuore, al prossimo editoriale.
Il Direttore di Bardotto Magazine
Enzo Ciuconi
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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