Proseguono senza sosta le riforme del calcio volute dal Governo per incrementare l’attrattività di uno sport che qualche anno fa rischiava di perdere di interesse.
“Non possiamo permetterci di far decadere uno sport così importante per l’Italia. Faremo di tutto per risollevarlo e non lasciarlo in mano a gruppi isolati di tifosi che nulla hanno a che vedere con i nostri interessi” questo il pensiero dei vertici della Federazione Italiana Giuoco Calcio che infatti, in men che non si dica hanno dato via ad un progetto segreto di rifondazione che sta marciando senza sosta: “Calcio Balilla”
“E’ evidente che la causa di molti disordini allo stadio sia riconducibile alla diversa fede calcistica degli italiani che porta a offensivi sfottò” dichiara un preoccupato Prudencio Pulpito, sociologo di fama internazionale, che prosegue “Per evitarli dobbiamo fare in modo che le tifoserie si calmino” .
Nel saggio “Relazioni di una mente perversa” di Mike O’mepprimah, si ritrova parte di questo pensiero esteso e parte fondante del progetto “Calcio Balilla”:
“… dovremmo fare in modo che nulla interferisca come agente esterno sulla partita di pallone che rimane il fulcro del giuoco del calcio; 22 giocatori divisi per ruolo che si litigano un pallone rotondo dal dubbio gusto cromatico e che una volta conquistato cercano di recapitarlo nella porta avversaria. Se proprio non è possibile praticare questo giuoco in santa pace, lontani da occhi indiscreti, bisogna almeno che il pubblico abbia l’educazione di stare in silenzio come si confà a persone educate in un luogo dove va in scena uno spettacolo. Saranno vietati strumenti di disturbo quali tamburi, petardi, striscioni ed anche i pericolosissimi accendini. Peraltro inutili visto che non si potrà fumare. Ai fini della lotta contro la discriminazione territoriale, sarà ritenuta maleducazione manifestare il proprio favore per una delle due compagini, dimostrando dunque tacito dissenso per l’altra, la quale potrebbe sentirsi lesa nella sua dignità. Per poter meglio cogliere le sfumature tutte di un evento così importante saranno fatti accordi di esclusiva con emittenti televisive al fine di garantire a tutti di poter seguire le partite comodamente da casa, lontani dalla tentazione di urlare, offendere, tirare oggetti. Per rendere lo spettacolo ancor più accattivante saranno create regole ad hoc riguardanti le maglie; in una prima fase introdurremo la terza e quarta maglia, in colori sgargianti, per rendere il contrasto cromatico sempre più acceso. In una seconda fase più evoluta vestiremo la squadra che gioca in casa di blu e quella in trasferta di rosso, replicando quanto già previsto dal gioco che ha dato origine a tutto questo, il calcio balilla. Spariranno gli sponsor a bordo campo e introdurremo telecronache a più voci durante le quali parleremo di gossip non lesinando complimenti ad una pettinatura piuttosto che ha una tifosa in tribuna; il tutto cercando di distogliere lo spettatore dalla complessità di schemi e di regole sempre più complesse e cervellotiche. Il mio sogno è eliminare il “fuorigioco”, non l’ho mai capito. Infine, ho un progetto in testa che condivido qui con voi e che mi auguro un giorno di poter realizzare, anche se ad oggi è sicuramente utopistico:
Toglieremo gli inni delle squadre. Ci sarà un solo grande Inno, che rappresenta la Federazione tutta e che sarà l’emblema di una sola società a cui far riferimento e per cui valga la pena tifare.
Ma in cuor mio, non so se arriveremo a tanto.“
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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