Finale non privo di polemiche quello della stagione 1981/82 tra Fiorentina e Juventus. All’ultima giornata con lo scudetto in palio tra le due compagini, i viola giocato o in casa e i bianconeri a Catanzaro. Il primo tempo fu irrilevante per entrambe le capolista, ma nel secondo tempo due gol, uno annullato ai Viola e uno su rigore – battuto dalla Juve – cambiarono il destino della Fiorentina.
Al 16′ della ripresa su cross di Antognoni, Ciccio Graziani segnò per la squadra viola: l’arbitro fischiò fallo di confusione, la rete fu annullata. A Catanzaro, invece, Brady su rigore decretò la vittoria dei bianconeri. Il Cagliari restò in serie A a spese del Milan.
“Peggio di così non poteva andare. Il gol di Graziani per me era buono”, disse De Sisti.
Con colpevole ritardo, gli uomini al Var hanno riesaminato il caso e alle 2 di questa notte hanno convocato i giocatori juventini, già in pigiama tra le braccia di Morfeo per convocarli nuovamente in campo e comunicargli che il fallo di confusione non esiste e che il rigore “per carità”, togliendo di fatto lo scudetto e assegnandolo ai viola.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
Vi siete dimenticati dwl rigore non concesso al Catanzaro per atterramento macroscopico di Borghi centravanti del Catanzaro in area juventina. Ma si sapeva, era scritto, perdendo lo scudetto i giocatori della bianconera sarebbero andati in Spagna per i mondiali col morale sotto la suola delle scarpe