Eravamo più o meno nel mezzo del cammin dell’era Pontello, quando Roberto arrivò a Firenze. Il 1985 fu un anno strano per il giovanotto della Lanerossi. Un grave infortunio rischiò di tarpargli le ali ma allo stesso tempo la firma sul contratto proposto dalla Fiorentina pose le basi per il radioso futuro di colui che per noi fu “Baggino” ma che l’Italia intera conobbe come il “Divin Codino”. Fece in tempo a giocare insieme ad Antognoni, ad assorbirne quella luce che così bene riuscì a riflettere sul campo, scaldando i cuori dei tifosi che per sempre si schierarono al suo fianco, ricambiati. Con la fuga dei Pontello Baggio fu ceduto all’odiata Juventus e la “guerra civile” che si scatenò non ha bisogno di essere ricordata.
Oggi la Fiorentina rievoca quei tempi andati, quando il calcio era più genuino e passionale, con una replica delle maglie indossate dall’83 all’86. “Operazione vintage” la chiamano, per riportare la Fiorentina vicina ai tifosi, alla passione vera, all’amore incondizionato e alle polemiche sul giglio alabardato. Ma per entrare davvero nelle viscere del popolo viola, attorcigliando le budella dei tifosi in quel misto di amore ed odio che tanto ci fa godere, sarà necessario scovare un nuovo Baggio, da coltivare, amare alla follia e vendere a peso d’oro prima di sparire da Firenze. Per sempre.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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