L’entusiasmo è dilagante e ogni volta che Rocco Commisso parla trasmette sincerità e buon umore a tutto il popolo viola. Non mancano gli scettici sopratutto tra i pragmatici ragionieri del tifo in excel. Ma tra i nostalgici sognatori da ciliegina e gli analisti ragionieri del bilancio si abbatte comunque una luce di salubre freschezza. “Rocco è diverso da tutti gli altri” ebbe a dire qualche anno fa Eva Henger. Una citazione che si sposa bene anche con il patron italo americano che è piombato a Firenze in una torrida estate ed ha saputo conquistare tutti con il suo fare genuino. “C’è una montagna da scalare, ma la salita è iniziata, serve pazienza” E’ tutta qui la filosofia di Commisso; in queste parole di Reinhold Messner che riassumono al meglio le tante conferenze stampa dall’istrionico calabrese. Anche alla fine del suo primo mercato estivo, vissuto dal popolo viola con trepidante attesa, immotivata fiducia e ragionevole scetticismo, Firenze è giunta un po’ divisa. La maggioranza rumorosa ha ancora “un solco lungo il viso come una specie di sorriso” e osserva ogni singola operazione giudicandola come il mezzo bicchiere pieno. La minoranza silenziosa ha da ridire su tutto e vive più sulla scia di “prima o poi moriremo tutti“. Grazie al cazzo. La verità sta lì nel mezzo, sicuramente. La verità dice che la dimensione della Fiorentina non cambia, che il divario dalle big è enorme ma se non altro è sparita la parola “incolmabile” e la truppa non è più arresa. C’è luce in fondo al tunnel e si vede. Mentre il popolo viola porta in trionfo Commisso, non trascura le difficoltà ma vuole solo essere parte attiva di questa rinascita e non la zavorra.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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