Agli occhi dei primi soccorritori i fatti sono chiari: Icardi ha creato un clima di poca serenità nello spogliatoio anteponendo il rinnovo agli interessi del squadra, per questo la società ha scelto il pugno duro per preservare il gruppo. Tutto semplice, al punto che l’Inter gioca senza Icardi e tiene la stessa media punti di quando giocava Icardi; perde partite allo stesso modo ed ha difficoltà a segnare allo stesso modo. Risultato? Il problema dell’Inter non è Icardi che, d’altro canto non rappresenta nemmeno la soluzione. Tutto facile se non fosse che Spalletti si presenta con regolarità davanti ai microfoni ed è costretto a spiegare questa situazione a parole sue e, si sa, le parole sue sono confuse. Non ce la fa. Domenica sera è rientrato a casa stanco e perplesso. Ieri ha riflettuto ed ha deciso di prepararsi un discorso filante per esprimere il suo pensiero in modo comprensibile. Non ha voluto l’aiuto di nessuno, si è chiuso in cameretta di fronte allo specchio ed ha provato a raccontare. Fin qui i fatti sono chiari. Purtroppo nella cameretta non c’era nessuno. Cosa Spalletti abbia fatto in quelle 2 ore non è del tutto chiaro ma quando sono intervenuti i soccorsi lo hanno trovato seduto sul bordo del letto che ripeteva con lo sguardo perso nel vuoto: “Perché poi, un attimino.. questo lo dite voi, ..fate una fiction”. Il mister di Certaldo è stato trasferito sull’auto medica dove ha ripreso conoscenza e ha ringraziato tutti dicendo : “Parlavo di Icardi allo specchio ma a un certo punto mi sono avviluppato in un discorso e mi sono ipnotizzato. Non ho più capito un cazzo.”
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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