I tifosi si annoiano, calo di presenze allo Juventus Stadium

In un calcio in cui tutto è spettacolo e in cui tutto serve che sia spettacolo, arrivano segnali di cedimento. Il dominio bianconero costruito a tavolino da leggi e regolamenti ingeriti nel tempo ha tolto molto appeal agli occhi dei tifosi di squadre destinate a lottare per il 2° posto. Se tra queste ci mettiamo Inter, Milan, Napoli e Roma, parliamo del 35% dei tifosi italiani. Poi c’è il gruppo che galleggia nel limbo del “esattamente che obiettivo ho!?” Torino, Lazio, Fiorentina, Atalanta e molte altre a scendere che iniziano la stagione già parlando della successiva, senza obiettivi sportivi ma solo finanziari. Con questi arriviamo al 55% di tifosi complessivi. Poi consideriamo le 6 squadre destinate a lottare per la salvezza o per la retrocessione (dipende dai presidenti, gli sponsor, i soldi). Tifosi che hanno un obiettivo chiaro: salvezza. Peccato che spesso l’obiettivo finanziario dei loro presidenti sia: “Retrocessione”. In perfetto stile Longobarda. Così abbiamo censito il 65% di tifosi per cui la serie A ha davvero poche emozioni da regalare. Per fortuna ci sono i tifosi bianconeri che esultano. Quindi siamo in 65 a cercare di rendere meno triste la vita di 35 juventini, partecipando a un gioco sapendo di perdere. Un po’ come facciamo con i nostri figli quando hanno 4 anni. Poi però i figli crescono e sono stanchi di vincere e se ne escono con una frase del tipo: “Dai babbo, però impegnati sennò non mi diverto”. Quindi dopo che per anni ti hanno sbeffeggiato all’asilo raccontando a tutti che tu sei un perdente, ti chiedono uno sforzo perché loro non si divertono più. E non è facile batterli quando hanno 15 anni. I tifosi bianconeri sono proprio così, non si divertono più. Disertano lo stadio, comprano abbonamenti solo per i big match, si annoiano e se vogliono divertirsi escono il mercoledì con gli amici stranieri per qualche gioco più emozionante. Ha davvero senso tutto questo? Forse si o forse no, ognuno ha la sua opinione. Oggi appena rientrate nelle vostre umili e inadeguate dimore, guardate i vostri figli con superficiale area sprezzante e dite loro con voce ferma: “T’ho fatto vincere fino a ieri, oggi mi sono rotto le palle. Gioca da solo.”