Vi proponiamo oggi una bella intervista al Dott. Massimo Profitto, economista ed economo tifoso viola, specializzato in analisi di mercato. Nella nostra redazione ci siamo confrontati sui temi più attuali del calcio moderno, con un occhio di riguardo per la Fiorentina.
Dott. Profitto, tra i tifosi hanno fatto molto scalpore le sue dichiarazioni sul calciomercato. Ci può brevemente illustrare il suo pensiero?
Vede, il calcio moderno è essenzialmente finanza. Il tifoso deve comprendere come il risultato sportivo sia una conseguenza perfino superflua di una gestione societaria oculata. Prendiamo il caso del Milan, sotto gli occhi di tutti. Nonostante un calciomercato effervescente, con grosse cifre spese, tutto è stato vanificato dalla mancanza di programmazione economica. L’obiettivo primario di ogni società seria deve essere la quadratura del bilancio.
Non pensa che tutto questo privi il tifoso del sogno sportivo? Molti la criticano per la mancanza di ambizioni, cosa risponde a tal proposito?
Come il calcio è cambiato, anche il tifoso deve cambiare. L’ottica del fan calcistico deve ormai prescindere dal risultato sportivo, concentrandosi sul risultato finanziario. Non si tratta della perdita di ambizioni, quanto di una variata ambizione. Sinceramente a chi interessa vincere una coppa, o addirittura uno scudetto, se poi si rischiano pesanti sanzioni dovute al mancato rispetto dei paletti imposti dal bilancio? Il tifoso intelligente sa benissimo che può trovare grandi soddisfazioni e gioie seguendo minuziosamente le spese e i ricavi della sua squadra, gongolando per i sostanziosi attivi e disperandosi per le sciagurate perdite.
Molti tifosi viola criticano il mercato di Corvino, imputando ai Della Valle la colpa di non spendere per creare una rosa competitiva. Cosa si sente di dire a questa parte di sostenitori?
Da sempre sostengo che una plusvalenza può regalare molte più emozioni di un campione. Le giocate tecniche costituiscono un divertimento effimero per gli occhi, che non porta nulla e non lascia traccia alcuna. Una plusvalenza è iscritta a bilancio e resterà per sempre negli annali. I tifosi non dovrebbero chiedersi “chi si compra” quanto piuttosto “chi si vende e a quanto?”. Emblematico è il caso di Federico Chiesa, prodotto del vivaio a costo zero, che ha già raggiunto un valore vicino ai 60 milioni di euro. Ecco che qui il tifoso deve esultare. Vendere oggi Chiesa sarebbe un capolavoro economico/finanziario che porterebbe ad un consistente attivo in bilancio, coronando la gestione di un anno intero.
Quindi respinge al mittente tutte le critiche che piovono sulla proprietà?
Assolutamente. Chi critica i Della Valle vuole il male della Fiorentina e di Firenze. Una proprietà che ha creato un modello societario virtuoso, apprezzato in tutto il mondo, non può chinare il capo davanti ad un manipolo di contestatori che vivono in un mondo distorto. La palla è rotonda, imprevedibile e irrazionale. Sul campo ci sono troppe variabili che rendono il risultato sportivo incerto e accidentale. Merita davvero sperare nella casualità di un rimpallo piuttosto che in un registro contabile ben tenuto? Io non credo e sono sicuro che la parte sana del tifo viola la pensi come me.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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