“La legge toscana allo studio in questi giorni sarà approvata entro la metà di giugno e costituirà un modello per le altre regioni italiane”. Lo ha annunciato l’assessore alla prevenzione epidemiologica con delega alle infrastrutture sanitarie Dott. Ezio Ini, presidente onorario della USLE Firenze. La proposta di legge prevede che tutti i cittadini in età scolare, lavorativa o in pensione, debbano essere sottoposti ad alcuni vaccini obbligatori raccomandati. Tra questi l’innovativo vaccino contro il braccinococco, virus letale isolato per la prima volta dal focolaio iniziale localizzato nelle Marche. L’agente patogeno è stato riscontrato in Toscana a partire dal 2002, principalmente in tre varianti con diversa diffusione. Il ceppo GNI è il più comune ed in rapida propagazione, il ceppo ADV – inizialmente abbastanza diffuso – sta conoscendo un periodo di regressione, definita in gergo medico “riflessione”, mentre il ceppo DDV è una variante rarissima ricomparsa proprio in questi ultimi giorni. La Toscana ha quindi deciso di correre ai ripari, iniziando la sperimentazione contro il braccinococcus già nel 2014, arrivando a produrre le dosi necessarie per tutta la popolazione a rischio nei primi mesi del 2017. Da giugno sarà pertanto obbligatorio vaccinarsi contro la temibile malattia, nelle centinaia di presidi sparsi su tutto il territorio regionale. “Puntiamo alla copertura totale in meno di tre mesi. Contanto sull’aiuto della stampa, per la fine di agosto tutta la popolazione dovrebbe essere immunizzata dal rischio braccinococco” ha dichiarato il Dott. Ini, manifestando tutta la propria soddisfazione per la rivoluzionaria campagna vaccinale senza precendenti.
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La Redazione
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