Prima di spiegari i motivi che hanno portato la proprietà e la dirigenza viola a scegliere di non disputare la prossima edizione dell’Europa League, occorre specificare alcuni importanti fattori.
- Considerata la situazione di classifica il 5° posto è obiettivo impossibile da raggiungere, quindi la strada per l’Europa passa obbligatoriamente dal 6° posto.
- Il 6° posto, quest’anno, consente di partecipare al 3° turno preliminare, in programma il 27 luglio e 3 agosto e – in caso di vittoria – al successivo in programma il 17 e 24 agosto.
- La Serie A 2017/18 inizierà il 20 agosto
- Il ritiro viola a Moena è in programma dall’8 al 23 luglio.
Messi bene in chiaro questi paletti, possiamo avventurarci in un’analisi approfondita di almeno tre valide ragioni per rinunciare all’EL.
GUIDA TECNICA E PREPARAZIONE
Come è ormai di dominio pubblico Paulo Sousa non sarà l’allenatore della Fiorentina per la prossima stagione. L’esiguo preavviso con il quale il portoghese ha comunicato la sua scelta (febbraio 2016, ndr) ha però messo in crisi la società viola che dovrà correre ai ripari per individuare in tutta fretta un sostituto. I tempi tecnici dell’operazione difficilmente porteranno all’accordo con il nuovo allenatore prima di metà giugno, e con lui tutto lo staff di preparatori. Si può quindi facilmente immaginare che una preparazione affrettata e improvvisata potrebbe mettere a rischio tutta la prossima stagione. Meglio affrontare il processo di ricostruzione con maggior calma.
MERCATO
Come è noto il mercato della Fiorentina si svolge per il 99,9% tra il 20 ed il 31 agosto, in cerca delle proverbiali occasioni last minute tanto care agli operatori di mercato. Questo fattore metterebbe evidentemente a repentaglio il superamento di un turno disputato a fine luglio, rendento antieconomico imbarcarsi in una lunga e dispendiosa trasferta senza le dovute garanzie di successo.
RITIRO
Albergo, campi e amichevoli sono già prenotati da tempo. La Fiorentina sarà in Val di Fassa dall’8 al 23 luglio, troppo tardi per trovare una forma accettabile in vista dell’impegno europeo. Le penali in caso di annullamento del ritiro sono salatissime, si parla addirittura di un riborso omnicomprensivo di circa 50.000 euro. Ma anche per un semplice slittamento di date i viola dovrebbero pagare almeno un +25% per il pernottamento e un +30% per l’utilizzo dell’impianto sportivo “Carlo Benatti”, senza considerare il maxi risarcimento dovuto all’U.S. Monti Pallidi per il mancato incasso della tradizionale amichevole di pre-campionato.
Come risulta evidente dai punti sopra esposti, un “NO” categorico all’Europa è non solo auspicabile ma doveroso. In un’ottica di spending review e contenimento dei costi è inammissibile sprecare denari rincorrendo le vacue prospettive europee, molto meglio concentrarsi su un calciomercato improntato al rientro economico ed una stagione senza troppi fronzoli.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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