Festeggia Luca Calamai, per la clamorosa doppietta che lo porta ad un passo dal vertice della classifica del Rutto d’Oro. Un uno-due che ha nettamente sbaragliato la concorrenza, prima nel sondaggio di aprile, dove il giornalista della Gazzetta ha stracciato il rivale Alessandro Rialti, poi con l’assegnazione d’ufficio del premio di maggio per “manifesta superiorità”. Ma vediamo nel dettaglio.
Aprile. Il 29 aprile, in extremis, intervenendo in diretta a Lady Radio, Luca Calamai parlava così del mercato di gennaio viola e dei Della Valle: “A gennaio quella che loro hanno preso come una contestazione ha idealmente fatto sparire i quindici milioni per il mercato. Sei secondo in classifica, in pieno mercato, perdi la partita contro la Lazio con responsabilità tecniche chiarissime e dopo la partita è arrivato l’attacco ai Della Valle. In questa condizione è difficile chiedergli qualcosa in più rispetto a quanto fa Cairo ad esempio. Per farli sforzare bisogna anche farli sentire importanti”. (articolo). La colpa dei mancati investimenti sarebbe quindi dei tifosi. I Della Valle, punti nell’orgoglio dalla contestazione (quale? ndr) avrebbero deciso di non spendere il budget previsto (quale? ndr). La soluzione sta quindi nell’adulazione. Ben il 78% dei votanti ha espresso la propria preferenza per la storica firma rosea che vince così il Rutto d’Oro di aprile 2016.
Maggio. In questo caso parliamo di ciclismo, perchè Ruttosport non è solo calcio e non è solo Fiorentina (ma quasi ndr). Il 21 maggio, nel pieno svolgimento del Giro d’Italia, Calamai twittava la sua opinione su Vincenzo Nibali: “ho la sensazione che Nibali, dal punto di vista tattico, non ne azzecchi una”. Solo pochi giorni dopo, il 29 maggio, Nibali tagliava il traguardo finale di Torino con indosso la maglia rosa. Si tratta per lui del secondo trionfo consecutivo al Giro d’Italia.
Minzione d’Onore. Una citazione speciale, ovvero una “minzione d’onore”, va ad Enzo Bucchioni che, nel suo editoriale del 3 giugno su tuttomercatoweb.com, parla dell’avvento dei cinesi nel mercato calcistico italiano. Le trattative per l’acquisto di Milan ed Inter “hanno avuto l’avallo del governo cinese che del nostro calcio vuole anche il know own per trasportarlo in Cina” (articolo). Si trattaforse di una forma di analisi introspettiva, traducibile come “conoscere se stessi”? O più probabilmente intendeva scrivere “know how”, ovvero le conoscenze, le competenze e le abilità operative del calcio italiano…
Fatto sta che l’abile coppia di storiche firme giornalistiche, con tutta la nostra simpatia s’intende, può festeggiare insieme le vittorie e onorificenze, come possiamo vedere nella splendida immagine in testa all’articolo. Complimenti!
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
Anche se vale la pena ricordare un’altra storica doppietta di Bucchioni : la prima è quando pubblicò un articolo alla mezzanotte del giorno dell’addio di Pradè ,sicuro che lui rimanesse,e l’articolo rimase sul sito in modo comico per tutta la giornata quando praticamente Corvino era ufficiale. La seconda è l’attacco frontale alla società sul caso Salah,quando lui è stato il primo trombettiere (“are you sure”?) all’attacco del giocatore e del procuratore,sulla base di non si sa che cosa visto che poi Salah ha vinto su tutta la linea.Classica retromarcia bucchioniana,lui che alla fine ha sempre ragione.