Frosinone, la faccia violenta del calcio

Ha fatto scalpore la notizia proveniente direttamente dalla Questura di Firenze, secondo la quale gli organi preposti alla tutela dell’ordine pubblico hanno vietato agli ultras frusinati la trasferta in terra toscana. I sostenitori gialloblu laziali non sono nuovi ad episodi di violenza inconsulta ed è proprio la recidiva ad essere stata valutata dal questore. Come dimenticare la brutalità gratuita del lancio di calzini e mollette dalle terrazze durante le gare casalinghe, triste consuetudine che ha costretto il sindaco del borgo laziale ad emanare un’ordinanza per l’abbattimento di tutti i balconi prospicienti lo stadio Matusa. Nel novero degli atti violenti compiuti dai facinorosi laziali rientra senz’altro anche la rapina ad un noto bar durante la recente trasferta ad Empoli, dove una coppia di ultras, evidentemente sotto effetto di stupefacenti, ha pagato due caffè e rubato ben 4 bustine di zucchero. Eventi che, se paragonati alla pacatezza e sportività delle tifoserie di Roma e Lazio, fanno impallidire anche il più scafato supporter, rendendo senz’altro corretta e doverosa la mano pesante delle forze dell’ordine. Adesso toccherà alle istituzioni trovare rimedio al fenomeno dilagante nel capoluogo ciociaro, un grave problema socio-culturale che macchia indelebilmente l’immagine di tutta la regione.