Studio ASL: “Lo stadio scoperto favorisce l’igiene dei tifosi”

Ha destato molto scalpore la decisione presa dalla dirigenza del Celtic Glasgow di inviare una lettera a tutti i propri abbonati. Nella missiva si invitava i tifosi a lavarsi prima di andare allo stadio, in modo da evitare sgradevoli effluvi provenienti da ascelle e pubi sudati (articolo).

Ci siamo chiesti se anche a Firenze potesse sussistere tale problema igienico ed abbiamo interpellato il Dott. Odoacre Allezzito Tanfo, massimo esperto italiano di olfattologia essudativa applicata. Il professore dai nobili natali, nonchè consulente speciale dell’ASL fiorentina, ci ha spiegato che: “da un recente studio, promosso dalla ASL e condotto dal sottoscritto, è possibile notare come le fetide emanazioni prodotte dall’assembramento umano, costituiscano un grave problema anche in una città di dimensioni relativamente piccole come Firenze. In particolar modo abbiamo rilevato che nei treni regionali e negli autobus si supera ampiamente il livello di guardia, mentre per lo stadio è necessario fare un discorso a parte. La lungimiranza del Comune di Firenze e della Fiorentina ha fatto si che, a differenza di molte grandi città europee, grazie ad uno stadio completamente privo di coperture, le esalazioni siano fortemente abbattute fino a livelli perfettamente tollerabili. Durante i periodi autunnali ed invernali, i tifosi possono addirittura trarre un importante beneficio igienico grazie alle forti e costanti piogge alle quali sono sottoposti. L’acqua piovana asporta i depositi sudoriferi sia dalla pelle che dai vestiti, favorendo l’eliminazione di pericolose tossine e apportando grandi benefici all’olfatto, fin troppo martoriato da smog ed inquinamento”.

Il consiglio quindi è di recarsi allo stadio senza il classico “giallone”, in modo da godere pienamente di tutti i benefici che l’impianto sportivo può offire. Oltre al giovamento igienico, esaurientemente spiegato dal Dott. Tanfo Allezzito, non va dimenticato anche il risparmio idrico ed energetico sulle docce casalinghe, nell’ottica della salvaguardia e del benessere del pianeta. Andare allo stadio diventa quindi, non più solo un diletto, ma un gesto di coscienza civica che tutti quanti noi dovremmo compiere il più spesso possibile.