Fiorentina, ancora da sciogliere il nodo Vinciguerra

Risolto il caso Salah, con la partenza dell’egiziano verso più remunerativi lidi, in casa Fiorentina resta ancora da sciogliere il nodo relativo al noto statistico e sedicente giornalista Roberto Vinciguerra.

Il 30 giugno è scaduto il contratto che lo legava a doppio filo con il Pentasport, trasferitosi nel frattempo da Radio Blu a Radio Bruno, lasciando l’esperto senza lavoro e con il mutuo da pagare. Dalla nuova redazione fiorentina filtra un cauto ed illusorio ottimismo, “ci stiamo pensando” avrebbe dichiarato il direttore David Guetta, mentre dalla sede pratese di Blu fanno sapere che “sono in corso valutazioni”. Sopra la testa dell’imbonitore matematico si addensano quindi nere nubi ed il futuro appare tutt’altro che roseo.

Nel frattempo Vinciguerra non è restato certamente con le mani in mano ed ha contattato tutte le sue conoscenze. Ad esempio qui sotto vediamo il giornalista che illustra il proprio curriculum ad un perplesso Andrea Della Valle, proponendo alcune statistiche per ridimensionare il monte ingaggi senza incidere sul numero degli abbonati e delle presenze allo stadio. Uno studio molto particolare e complesso che lega il numero di panini al lampredotto venduti all’esterno dello stadio con quello delle false trattative diffuse a mezzo stampa dai giornalisti incaricati dalla società.

Fonti molto vicine al noto disoccupato ci hanno rivelato di un’offerta proveniente da parte della rivista calabrese “Dica 33”, mensile di statistica ed analisi numerica relativa alla società Juventus F.C., che il giornalista starebbe valutando.

Pur di non disperdere, in desolate lande bianoconere, un patrimonio così immenso di numeri e cifre, la redazione di RuttoSport sarebbe anche disposta ad un notevole sacrificio economico pur di accaparrarsi le prestazioni statistiche del nullafacente giornalista. L’intesa si potrebbe trovare sulla base di un panino pagato ogni  articolo scritto, con gotto di vino bonus al raggiungimento delle 1.000 visualizzazioni. Resta inteso che ogni forma di accordo sarà subordinata all’assenso del Direttorissimo Alessandro Manzoni III, che mantiene su ogni contratto il proprio diritto di veto.

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