A.D. 3213
– “Nonno, quando eri giovane tu, esistevano i robot?”
– “Ma certo. Devi sapere che i replicanti antropomorfi esistono dai primi anni del 2.000 d.c. , ma adesso mettiti nel lettino che ti racconto una storia.
Per tutti gli anni ’90 si è assistito nel mondo ad una sfrenata corsa alla miniaturizzazione della tecnologia. Pensa che nel 1.990 per telefonare si entrava fisicamente dentro delle cabine poste lungo la strada e nel 1.999 (solo 9 anni più tardi), 1 italiano su 2 aveva nel taschino un telefono grande quanto il palmo di una mano. Questa battaglia a colpi di ridimensionamento si interruppe grazie all’arrivo di APPLE che nel 2001 lanciò sul mercato un prodotto grande quanto il palmo di una mano ma in grado di sostituire un intero impianto stereo e centinaia di canzoni: l’iPad. Da quel momento in poi la teconologia subì un cambiamento epocale; la corsa non fu più sulla miniaturizzazione ma sulla quantità di contenuti e per tutti gli anni 2.000 si assistette al proliferare di dispositivi multimediali sempre più ingombranti che avevano l’obiettivo dichiarato di simulare la mente umana. Fu messa lì la prima cellula di un futuro replicante.
Ma adesso veniamo alla parte più interessante della storia ed anche la più inquietante. Hai paura?”
– “Un po’ nonno ma sono curioso”
– “Nel 2006 nell’Impero Democratico Cinese (nella zona che allora si chiamava “Slovenia”) fece la sua prima comparsa un giocatore che sembra essere ad oggi il primo replicante antropomorfo mai conosciuto. Prima di quell’anno non si hanno notizie di lui, sembra apparso dal nulla. Le sue movenze non sono fluide, appare lento e impacciato. I test dicono che ha una rapida elaborazione dei dati ma una lenta trasmissione . Lo sguardo è spesso vuoto e non sempre comprende i comandi. In quegli anni però nessuno se ne accorse e la Apple riuscì a portare avanti questo suo progetto in gran segreto. Solo pochi anni fa, con lo smantellamento in Nevada dell’Area 51 e a Novoli dell’Area 72 sono venute alla luce carte e progetti.
Apple era riuscita a replicare un uomo adulto già nel 2.006.
Nelle memorie segrete di Steve Jobs si legge:
“Le difficoltà non le incontriamo certo nella riproduzione di tessuti, nella gestione articolare e nelle movenze elementari. Le difficoltà sono principalmente intellettive, emozionali, logiche. Per questo abbiamo deciso di creare un calciatore. Per questo abbiamo acquistato un terreno deputato alla costruzione di uno stadio nella patria del calcio storico, lì nascerà l’Area 72 di Novoli, Firenze, Italia. ” Cupertino a.d. 2.002 – S. Jobs
Quindi in quegli anni vide la luce il primo robot antropomorfo conosciuto : iLicic
Fu mandato a farsi le ossa in Slovenia prima di rientrare in Italia, formarsi in serie B e poi giungere a casa, Firenze, dove visse generando “comprensibili” incomprensioni che alla luce dei fatti si rivelarono giustificate. Grazie a quel prototitpo, Apple produsse per gli appassionati del genere altri prodotti sicuramente più evoluti:
- iBarbo
- iCardi
- iTurbe
Resasi probabilmente conto di aver raggiunto l’apice in quel momento, nel 2014 Apple cedette i progetti e i diritti alla FIGC che incaricò la Manenti Holding snc di continuare nello sviluppo. 2 mesi dopo fallì.
– “Quindi iLicic non era un giocatore vero? Era Falso?”
– “Esatto, ma non credo fosse per questo motivo che lo chiamavo “falso nueve””.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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