Ilicic dice “NO” e blocca il mercato? Intervista esclusiva allo sloveno

Fulmine a ciel sereno, Ilicic ha detto “NO”. Salta quindi il trasferimento al Bologna? Sfumano anche le chances del Torino? Per avere delucidazioni sulla notizia che sta impesierendo tutti i tifosi viola abbiamo deciso di puntare direttamente alla fonte. Abbiamo rintracciato telefonicamente il calciatore sloveno che ci ha gentilmente concesso una breve intervista.

“Josip, è vero che hai rifiutato il trasferimento al Bologna?”

“Mezo eto di prociuto dolce, grasie”

“Pronto? Josip? C’è qualche disturbo sulla linea?”

“Tu cosa che vuoi? Tu numero 74, io 72, io primo di tu! Comprare di spesa per capodianno no piace, tropo cassino!”

Sconcertati abbiamo contattato l’agente del caciatore il quale ci ha rivelato che Josip ha ancora qualche problema con la lingua italiana e per comprendere le domande impiega molto tempo. Mentre gli abbiamo telefonato stava ancora rispondendo al pizzicagnolo per la spesa del 31 dicembre. Abbiamo quindi rintracciato uno dei pochissimi interpreti del particolare dialetto slovo-bradipese parlato dal calciatore e, grazie alla traduzione simultanea, siamo finalmente riusciti a parlare con Ilicic.

“Josip, prima ti avevamo chiesto se è vero che hai rifiutato Bologna…”

“Bologna? Che cosa? Io no sapere di Bologna”

“Stiamo parlando dell’interesse per te da parte del Bologna, manifestato da Corvino”

“Ah, Bologna. Prima volta che sentire di interese. Nessuno mi dire questo”

“Quindi non hai rifiutato il trasferimento?”

“Io no sapere, no rifiutare. Bela cità, bela squadra, belo ambiente di Bologna. Io contento di interese”

“Per quale motivo allora tutti i giornali scrivono che hai detto NO?”

“Io deto NO, prima, quando mi ha chiesto di carcioffini su piza di natale. Io no digerisce carcioffino, no buono”

Ecco che quindi non si tratta di un rifiuto alle richieste di Corvino, il buon Ilicic stava ancora rispondendo al cameriere della pizzeria nella quale si era recato per festeggiare il Natale. Evidentemente sia i dirigenti del Bologna che quelli della Fiorentina non avevano pensato di utilizzare un interprete, come abbiamo fatto noi, e sono rimasti ingannati dal lieve ritardo nella reattività dello sloveno.

Sperando di aver contribuito a ricucire i rapporti con la dirigenza felsinea auguriamo a Ilicic un roseo futuro in altri lidi.

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