“L’infortunio di Rossi è più grave di quello che ci hanno fatto credere, non è possibile che per un intervento in artroscopia si stia fermi 5 mesi” queste le parole di Franco, tifoso viola all’uscita dei campini di allenamento.
“Sono stufo delle teorie del complotto e del malcontento generale che si vive a Firenze. Sembra che il fiorentino goda nel soffrire. Mi fido ciecamente di quello che dice la società, sono professionisti seri che non ci prenderebbero mai in giro” questo il parere di Ferdinando, detto Nando, tifoso viola da oltre 70 anni che ne ha viste davvero di tutti i colori.
Siamo al 16 agosto giorno in cui la Fiorentina è di scena per un’amichevole contro il Real Madrid, una compagine minore. Intorno a Pepito si respira ottimismo ma lui non si sente in forma e dopo un confronto con la società decide di non giocare e quindi per precauzione non risulta nemmeno tra i convocati “Il Real Madrid lo battiamo anche senza Pepito, meglio che si preservi per avversari più impegnativi” chiosa Montella. Il report parla di una contrattura ed è subito polemica, preoccupazione e allarmismo. Rossi effettua una serie di controlli all’inserzione miotendinea del ginocchio destro oggetto di un leggero sovvraccarico ritenuto fisiologico in un atleta in ripresa agonistica, quindi da li si passa ad una fase di riposo che dura fino al 27 agosto, giorno in cui l’atleta continua a manifestare dolore e non fluidità nei movimenti e si decide di effettuare un esame più approfondito che parla di lesione meniscale lieve che però visto il pregresso è utile trattare chirurgicamente in artroscopia, roba da poco. “Sarebbe il caso di pensare a sostituire Rossi, in via cautelativa” propone un preoccupato Montella . “E’ una sciocchezza da niente, un nonnulla, anche mia nonna ha avuto la stessa roba, 15 giorni e tutto è apposto” Ribatte un terrorizzato Cognigni.
Finalmente giunge il 1 di settembre, il mercato chiude e Cognigni si rilassa “Abbiamo trattenuto due gioielli che mezza serie A voleva, Bernardeschi e Babacar, siamo felici, così Rossi potrà guarire in pace”. “…” La replica di Montella
Da li ad oggi solo tanti silenzi e frasi di circostanza. Juve merda
La verità è che fin quando ci si basa su supposizioni, è vero tutto e il contrario di tutto. Allora si sente la necessità di andare a fondo e scoprire la verità ed è per questo che vestiti da inviati delle Iene, un manipolo di redattori si è introdotto nottetempo negli uffici della società gigliata per trafugare il dossier su Pepito e leggerne il contenuto per renderlo di pubblico dominio. A conti fatti però, non siamo sicuri che sia una buona idea divulgarlo ed è per questo che ve ne riportiamo solo uno stralcio: juve merda
“Firenze – Spogliatoi Centro Sportivo – 15/08/14 – ore 15.43
Rossi Giuseppe di età compresa tra i 20 e i 30 anni, maschio, extracomunitario, scivolava sul pavimento del locale docce reso scivoloso dalla schiuma prodotta dal bagnodoccia Felce Azzurra di Ilicic Josep di età compresa tra i 20 e i 30 anni, maschio, extracomunitario. Nel cadere a terra il Rossi compieva un gesto innaturale che gli procurava una fitta al ginocchio dx. Nello stesso momento il Ilicic nel tentativo di attutirne la caduta metteva un piede in fallo e cadeva addosso al Rossi gravando con tutto il corpo sul ginocchio dello sfortunato atleta statunitense. Il sig. Manetti medico sociale, smetteva di sciacquarsi e correva sul luogo dell’incidente praticando all’atleta le prime manovre di primo soccorso. Svitava la protesi della gamba destra del Rossi in legno di faggio per meglio osservare l’interno e consentire al Rossi di alzarsi con l’aiuto del Lazzari e del Pasqual e sempre con l’aiuto degli stessi riuscire a picchiare a sangue il Ilicic.
Da una prima analisi alla protesi il Manetti si accorgeva che l’ingranaggio risultava rotto e la sede dei cuscinetti a sfera danneggiata. Spengeva dunque il Rossi per aprire la scatola dei comandi remoti posta sul dorso del Rossi per prelevare il numero di telaio e poter quindi procedere al riordino dei pezzi lesionati. Il Rossi fu tenuto spento per oltre 48 ore danneggiando irrimediabilmente la batteria tampone al lithio. juve merda
Questo errore da principiante del Manetti, costringeva la società ad acquistare un modulo nuovo unitamente ai pezzi di ricambio di cui sopra.
Il 18 di settembre arrivavano i pezzi tramite corriere Bartolini ma si sa che quelli arrivano sempre quando tu non sei in casa e quindi il 25 di settembre il Manetti si recava al deposito a ritirare le scatole accorgendosi solo un volta rientrato in sede che mancava la scatola della batteria tampone e che i cuscinetti a sfera non erano del modello giusto.
Il 18 settembre sera, il Manetti riformulava l’ordine allegando mail dal tono sostenuto.
Il 12 ottobre il Manetti sollecitava con mail spiegando che il tono della prima mail era sostenuto.
Il 27 ottobre arrivavano i pezzi giusti con il corriere Bartolini direttamente in sede all’ora giusta trovando il Manetti pronto e sorridente che firmava la ricevuta. Allora vedi che il 18 settembre era stato un caso sfortunato. (Sennò questi ci querelano).
Il 27 ottobre sera il Manetti cominciava a lavorare al montaggio del Rossi, passo dopo passo, seguendo le istruzioni allegate e bestemmiando al punto 32 perché la figura non era fatta bene.
Il 15 di novembre il Manetti aveva completato la prima fase di ricostruzione dell’articolazione.
Il 18 di novembre il Manetti provava a rimontare l’arto con successo.
Il 18 di novembre sera, il Manetti nelle sue memorie scriveva : “Il lavoro è solo all’inizio. La parte più complessa è legata al software. Una volta ripristinati i circuiti e riattivata la batteria tampone avremo un uomo perfetto, come nuovo a cui dovremo reinstallare il software CalciatorePerfetto.xp che richiede molti mesi, senza garanzia di successo…”
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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