La Juventus è ormai un’industria che fattura stabilmente oltre 120 milioni di euro ma non si accontenta. Con l’illuminazione imprenditoriale che contraddistingue la famiglia Agnelli in casa bianconera si guarda al futuro e si pensa senza confini geografici oggi troppo limitativi.
Si guarda così ad altre nazioni ad altri sport nei quali fare, come successo in Italia, investimenti sicuri. D’altronde anche la Fiat è “emigrata” in cerca di fortune fuggendo da un mercato ritenuto opprimente e dissanguante e forse stufa di sentirsi accusata di aver derubato in lungo e in largo le casse di uno stato fin troppo generosamente colluso.
Così anche la Juventus sembra essersi decisa a solcare l’oceano per fuggire da chi l’accusa di rubare. I vertici bianconeri sono stati chiari: “Siamo stufi, abbiamo compreso la strategia diffamatoria di cui siamo oggetto. Qui sono 40 anni che ci favoriscono e ci fanno vincere scudetti solo per poi poterci accusare d’averli rubati. Forse è l’ora di differenziare il nostro business e di tutelarci”.
Ecco quindi che nei giorni in cui viene formalmente ufficializzata la FCA, si gettano le basi per il QLO, nasce l’idea di un nuovo fondo del gruppo, l’ADRO (American Devolop Referee Organization), che gestirà gli interessi della holding in molti altri sport primari di interesse mondiale:
- Il Football americano
- l ‘Hockey su ghiaccio
Sport di risonanza planetaria nei quali già da tempo la Juventus aveva introdotto suoi uomini di fiducia per sondare il terreno.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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