“So di aver contribuito a creare confusione e false aspettative nei lettori in tutti questi anni di attività. Oggi questo pensiero non mi fa dormire e ho detto basta”.
Si presenta così il giornalista sportivo pentito al nostro incontro. Ha accettato di raccontare la sua verità in cambio dell’anonimato assoluto ed è per questo che noi useremo un nome di fantasia: Enzo Luca Calacchioni.
L’intervista integrale della durata di 8 giorni la troverete pubblicata nei prossimi giorni, nel frattempo vi anticipiamo uno stralcio molto interessante.
RS : “Come mai mentiva sapendo di farlo?”
ELC : “Non si tratta di mentire, si tratta solo di scrivere ciò che il lettore vuole leggere e a volte non è facile capirlo. Ma soprattutto quello che il lettore vuole leggere non coincide mai con la verità”.
RS : “Quindi scriveva cose avulse dalla realtà cercando di indovinare quale fosse il desiderio del lettore?”
ELC : “Più o meno si. Le cose nel mondo accadono in misura esponenziale, si tratta solo di raccontare quelle che “tirano” di più, per questo i giornali parlano sempre delle stesse cose”.
RS : “Lei sa che noi ci occupiamo di sport per questo le chiedo se anche il calciomercato rientra in questo sistema perverso”.
ELC : “Il calciomercato è un inferno. L’estate era il mio incubo. Finito il campionato di calcio non ci sono notizie da raccontare e si è costretti a parlare di gossip e trattative di mercato improbabili. Il problema vero è che il campionato finisce troppo presto e il mercato inizia troppo tardi. C’è un buco temporale incolmabile. Io ho cercato di smettere ma non è facile, inizi con una bufala, ti rendi conto che funziona e non fa male a nessuno e prosegui. Poi le bufale diventano 2, poi 3 e alla fine ti accorgi di scrivere solo bufale, una dietro l’altra.”
RS : “Tranquillo, vuole un bicchier d’acqua?”
ELC : “No, grazie, sto bene”.
RS : “Abbiamo notato che a differenza di qualche anno fa, le notizie riportano meno di frequente indicazioni certe e sempre più spesso la parola “indiscrezione”, perché?
ELC : “Ci si tutela, si cerca di cadere sempre in piedi. Le notizie ormai non hanno più neanche bisogno di smentite tanto la gente si dimentica. Una bufala detta oggi, se non la ripeti nei giorni seguenti finisce nel dimenticatoio”.
RS : ” Ma perché non raccontare solo notizie vere?”
ELC : ” Perché notizie vere non ne esistono. Nessuno sa cosa succederà nel mercato, nemmeno le società ne tanto meno i calciatori, figuriamoci noi. Si fanno delle ipotesi e soprattutto si prendono per buone notizie di corridoio messe in giro ad arte da chi ha interesse a farlo”.
RS : “Qual’é la bufala più grande che raccontato?”
ELC : “Una volta scrissi che Montella sarebbe andato al Milan al posto di Seedorf”
RS : “Tutto qui?”
ELC : “Ho montato anche un caso pazzesco su Cuadrado. E’ il giocatore più forte della serie A, tutti leggono volentieri di lui non solo i tifosi della Fiorentina. Per cui una sera decidemmo di inventarci l’interesse di mezza Europa, sapevo che ne avremmo parlato per settimane e così fu.”
RS : “Ha rimorsi?”
ELC : “Si. Questo non è giornalismo. Questo è trovare il modo di vendere notizie dimenticandosi della realtà. E’ come fare il venditore porta a porta”, mi sento un cantastorie, un giullare. Vede, il giornalismo racconta quello che è successo. Quando si scrive di quello che succederà è cartomanzia.
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NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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