Pepito e l’attacco azzurro: la parola finale del Direttorissimo

direttorissimo

Dopo l’esclusione di Giuseppe Rossi dalla lista dei convocati per i mondiali di Brasile 2014, ho deciso di fare un’analisi seria sull’attacco azzurro che volerà oltreoceano. Come mia consuetudine senza peli sulla lingua, con dati reali e verificabili elaborati dal preziosissimo Tiko Statis.

Partiamo dai sette attaccanti preconvocati: Balotelli, Cassano, Rossi, Cerci, Immobile, Destro, Insigne.
Passiamo ai cinque inseriti nella lista ufficiale: Balotelli, Cassano, Cerci, Immobile, Insigne.
E teniamo bene a mente i due esclusi: Rossi, Destro.

Con questi nomi impressi nella mente diamo un’occhiata alla classifica dei marcatori stagionali di Serie A, ovviamente sono gli italiani o i convocabili, ottimamente predisposta dal nostro valente statistico:

classifica_attaccanti_gol

Balza all’occhio la giusta convocazione di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato appena concluso, ma poi il vuoto. Completamente assenti dalle scelte di Prandelli i migliori attaccanti italiani dell’anno: Toni, Di Natale, Berardi, Rossi, Gilardino e volendo anche Paulinho, brasiliano con passaporto italiano. Presenti invece Balotelli, Cerci, Cassano ed addirittura Insigne, solo 3 gol in campionato. Meglio di lui addirittura Alessandro Matri, Emanuele Calaiò e Rolando Bianchi, solo per citarne alcuni.

Per analizzare più approfonditamente le bizzarre scelte del CT vediamo la stessa classifica ordinata in base alla media gol per minuti giocati:

classifica_attaccanti_gol_minuti

Possiamo vedere come i due migliori attaccanti siano stati chiamati e poi spediti a casa da Prandelli. Mattia Destro, un gol ogni 98 minuti giocati e Giuseppe Rossi, un gol ogni 99 minuti giocati. Segue il capocannoniere Ciro Immobile (ogni 124 min.) e poi ancora Domenico Berardi (ogni 143 min.), Antonio Di Natale (ogni 147 min.), Luca Toni (ogni 157 min.) e finalmente Mario Balotelli (ogni 173 min.). Seguono altri calciatori del calibro di De Luca, Paloschi, Gilardino, Totti, Paulinho, fino ad arrivare a Cassano (ogni 232 min.). Di Insigne se ne perdono le tracce fino ad arrivare all’ultimo posto tra gli attaccanti presi in considerazione, ovvero quelli che hanno segnato almeno 3 gol in Serie A. La media gol di Lorenzo “Il Magnifico” infatti si attesta ad un gol ogni 847 minuti, ovvero quasi un gol ogni dieci partite.

Dopo aver evidenziato la singolarità delle scelte di mister Prandelli, perchè un attaccante deve segnare gol non ci sono scuse, mi voglio soffermare sul particolare caso del nostro Giuseppe Rossi. La storia in casa viola la conosciamo tutti, il lungo infortunio dello scorso anno, l’inizio stagione strepitoso lungamente al comando della classifica marcatori, il nuovo infortunio ed ancora il ritorno nelle ultime partite di campionato. Ripercorriamo però le dichiarazioni di Prandelli su Rossi, dal momento dell’infortunio ad oggi.

5 gennaio 2014 – Infortunio di Giuseppe Rossi durante Fiorentina – Livorno.

6 gennaio 2014 – Prandelli all’ANSA: “In bocca al lupo Giuseppe, l’Italia ti aspetta. Per quello che ha passato, Giuseppe ha una gran forza di carattere, sa quanta lo stimiamo. E allora dico: forza Giuseppe, ti aspettiamo.” (LINK)

29 gennaio 2014: Prandelli a Palazzo Vecchio: “Abbiamo sempre detto che l’avremmo aspettato, anche se non e’ cosi’ scontato che ce la faccia a recuperare per il Mondiale, facciamo tutti gli scongiuri del caso. Sono convinto che lui possa riuscire a far capire che possa recuperare al 100% e quindi a quel punto, quando lo vedremo in campo, sara’ uno dei papabili”. (LINK)

22 febbraio 2014 – Prandelli al Meyer: ““Pepito manca sia alla Nazionale che alla Fiorentina. E’ un ragazzo con grandi qualità tecniche e morali, che riesce sempre a dare lo spirito giusto alla squadra. Poi è umile e modesto, non si prende mai troppo sul serio. Lavora tutti i giorni per recuperare dall’infortunio al ginocchio, lo aspetteremo fino all’ultimo sperando che possa recuperare in tempo per il Mondiale”. (LINK)

19 marzo 2014 – Rossi sul CT Cesare Prandelli: “Dopo l’infortunio mi ha chiamato subito e mi ha detto che la Nazionale mi aspetta. Lo stimo sia come persona che come allenatore”. (LINK)

4 aprile 2014 – Giuseppe Rossi convocato allo stage del 14 e 15 aprile. (LINK)

15 aprile 2014 – Prandelli: “Non mettiamo pressione su Giuseppe Rossi, l’importante è il recupero fisico ma anche psicologico: vogliamo vederlo in campo. […] Vorremmo vederlo già pronto e con la maglia da titolare – aggiunge il ct dell’Italia – ma non è serio nei suoi confronti dire oggi se siamo ottimisti o no”. (LINK)

3 maggio 2014 – Giuseppe Rossi torna in campo nella finale di Coppa Italia contro il Napoli: 18 minuti di partita.

6 maggio 2014 – Giuseppe Rossi entra a partita in corso contro il Sassuolo: 24 minuti ed un gol per lui.

11 maggio 2014 – Giuseppe Rossi entra nel secondo tempo contro il Livorno giocando 35 minuti.

13 maggio 2014 – Prandelli inserisce Giuseppe Rossi nei 30 pre-convocati in ritiro dal 19 maggio. (LINK)

18 maggio 2014 – Giuseppe Rossi parte titolare nell’ultima di campionato contro il Torino giocando 62 minuti e segnando un gol.

22 maggio 2014 – Il prof. Castellacci (medico della nazionale) su Rossi: “Dal punto di vista medico ribadisco che Rossi sta bene e lo stiamo monitorando costantemente ogni giorno a livello fisico”. (LINK)

27 maggio 2014 – Ancora il prof. Castellacci: “Per quanto riguarda Giuseppe Rossi confermo quanto detto alcuni giorni fa: il ragazzo sta lavorando bene e clinicamente sta bene – ha aggiunto il professor Castellacci – Sta rispondendo bene agli allenamenti, ma poi Prandelli valuterà come reagisce il ragazzo ai contrasti in partita.” (LINK)

30 maggio 2014 – Prandelli nella conferenza alla vigilia dell’amichevole contro l’Irlanda: “Per come si sta preparando, mi aspetto una grande prova da lui. Ha superato tutti i test fisici di controllo, non è un giocatore a rischio: vogliamo solo capire se, a livello psicologico, certi movimenti sono stati affrontati. Nell’ultima partita di campionato ha giocato un’ora, da noi ha lavorato dieci giorni senza mai fermarsi: sono tutti segnali positivi.” (LINK)

31 maggio 2014 – Amichevole Italia – Irlanda, Rossi titolare in campo per 71 minuti. Nel dopopartita Prandelli dichiara: “Giuseppe Rossi? Valutiamo il recupero, poi faremo le nostre riflessioni.” (LINK)

1 giugno 2014 – Prandelli esclude Giuseppe Rossi dai 23 convocati per i mondiali. (LINK)

2 giugno 2014 – Giuseppe Rossi affida il suo pensiero a Twitter: “Tutti dicono fuori forma: chiedete a chiunque i valori dei test in settimana e quelli della partita. Vi stupirete. Contrasti? Paura? Che ridere…” (LINK)

2 giugno 2014 – Anche il nonno di Pepito, Bruno Petrocelli, diffonde il suo parere intervistato in radio: “Prandelli ha fatto una pagliacciata: ha illuso e tradito mio nipote. Tiferò Stati Uniti, perché in Italia ci sono i traditori” (LINK)

3 giugno 2014 – Prandelli in conferenza stampa: “Rossi? Non me l’aspettavo. Mi hanno messo in difficoltà, sono costretto a chiarire. Mi sono incontrato con lui il 7 maggio scorso alle 6 di pomeriggio. Sono andato con l’intenzione di dire che non era nei 30. Ho detto più volte a Giuseppe che non era nei 23: è stata una decisione sofferta, perchè ho lasciato a casa un ragazzo straordinario. Ha accettato la sfida bella di essere nei 30 e provarci, ma avevo detto a Rossi che non era nei 23 […] I dati di Rossi erano buoni, certi altri meno buoni. Ma non è tanto questo, Rossi non ha mai completato il percorso di guargione; certe affermazioni ripetute sono violenza. Per me non sentire la verità è stata violenza”. (LINK)

Le ultime dichiarazioni di Prandelli lasciano sinceramente perplessi. Rossi non ha mai completato il percorso di guarigione eppure è stato messo in campo per ben 71 minuti contro l’Irlanda a rischio di una (probabilissima, a quanto pare) ricaduta? Però il prof. Castellacci aveva dichiarato quasi dieci giorni prima che il recupero di Rossi era completato e che il giocatore stava clinicamente bene.  Solo due giorni prima Prandelli aveva giudicato positivi tutti i segnali lanciati da Rossi in allenamento pur avendolo già escluso fin dal lontanissimo 7 maggio, nella sua mente, dalla lista dei 23, se non addirittura da quella iniziale dei 30. Eppure per decidere doveva valutare il recupero dopo la partita con l’Irlanda. Se così fosse, se davvero Prandelli avesse deciso da tempo per l’esclusione di Rossi, perchè non pre-convocare uno dei tanti attaccanti meritevoli visti in precedenza al suo posto? Mistero.

In conclusione vi comunico che RuttoSport ha stretto un rapporto di sponsorizzazione e collaborazione con una nazionale di calcio impegnata nei prossimi mondiali sudamericani. Questa nazionale avrà tutto il nostro sostegno e la nostra simpatia. Non posso ancora annunciarvi il nome ma posso dirvi, senza ormba di dubbio, che non sarà l’Italia.

Con cordialità e senza violenza.

Il Direttorissimo
Alessandro Manzoni III






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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