Damato e il tifo nerazzurro: viaggio nell’infanzia del fischietto barese

L’arbitraggio di Antonio Damato, protagonista sabato di singolari interpretazioni regolamentari durante l’incontro tra Fiorentina e Inter, è finito sotto l’attenta lente dei moviolisti. Non solo il clamoroso gol in fuorigioco concesso all’Inter ma tanti, piccoli (si fa per dire) episodi che hanno condizionato l’andamento della gara. L’analisi completa degli errori commessi è riportata dall’ottimo Vinciguerra su Violanews in questi due articoli: 1° tempo e 2° tempo.

La cosa più sconcertante non sono però i continui “errori” a favore dell’Inter ma quella che potrebbe essere la loro motivazione. Incredibilmente, sul web e sui social network, sono spuntate rivelazioni e testimonianze che confermano clamorosamente  il tifo nerazzurro dell’arbitro Damato. Il fatto è certificato addirittura da un articolo de La Repubblica datato 2002, che riportiamo qui di seguito. Questo il link originale.

Incuriositi dalla notizia abbiamo deciso di recarci personalmente in quel di Barletta per verificare se le voci che circolano abbiano un fondo di verità. Abbiamo incontrato incontrato i genitori del fischietto pugliese i quali ci hanno gentilmente mostrato la cameretta di Antonio, specificando che: “Non abbiamo toccato niente, è tutto rimasto come quando Antonio viveva qui con noi”. Vogliamo mostrare le foto senza ulteriore commento da parte nostra.

La madre, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ci ha anche mostrato la prima auto guidata da Antonio, ancora oggi custodita gelosamente nel garage accanto casa. “Gliela regalò suo padre appena nato, nel ’72. Non vedeva l’ora che fosse grande abbastanza per insegnargli a guidare. E vedeste come andava per Barletta… era un piccolo scavezzacollo!” Anche in questo caso preferiamo mostrare l’immagine senza influenzare il lettore, libero di farsi la propria idea al riguardo.

Soddisfatti per quanto raccolto, ad abbastanza certi sulla risposta da dare alla domanda “Damato è tifoso dell’Inter?”, stavamo per tornare verso la base quando siamo stati fermati da una vicina di casa, che ci ha fatto cenno dalla finestra. La signora Elvira ha dissipato ogni dubbio residuo dichiarando: “E’ uno strisciato! Fin da piccino tutto bardato con quella robaccia nerazzurra. Da voltastomaco. Si faceva anche chiamare Beppe come Bergomi. Tutti qui lo conoscono con quel nomignolo. Scrivetelo che è un sudicio! Non lo posso sopportare!”

E noi, da bravi cronisti, l’abbiamo scritto per filo e per segno. A voi, cari lettori, il compito di tirare le conclusioni.