Giornata storica quella di domenica per le Ruttiadi di Soci. Nel pattinaggio femmiline di velocità, sulla distanza dei 3.000 metri, l’olandese Ireen Wust ha trionfato conquistando il primo oro olimpico per un’atleta dicharatamente lesbica.
Già in mattinata, nello Skiatlon maschile, avevamo assistito a due prestigiosi primati: lo svedese Marcus Hellner e il norvegese Martin J. Sundby sono infatti le prime medaglie rispettivamente per una atleta dichiaratamente vegano e per un atleta dichiaratamente stipsico.
Ma torniamo allo storico evento che ha messo in subbuglio tutto il mondo gay, dopo le note polemiche alla vigilia della più importante rassegna sportiva mondiale. Il nostro inviato a Soci, Della Barca Alvaro, ci ha inviato una istantanea che immortala il metodo usato dall’allenatore per portare alla vittoria la propria atleta:
Raggiunto in esclusiva, il preparatore Hellmut Sorkonen ci ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni: “Io mostrare sempre grande muis a Ireen… kome kiamare voi… grande topa, ja. Kuando vedere topa lei moltiplicare energie e vincere sempre. Piacere tanto!”
Sottoposta alle analisi di rito, l’atleta è stata trovata positiva all’antitoping. Grandi polemiche sono state sollevate dalle federazioni delle atlete finite dietro la poderosa olandese, proprio a causa di questi metodi di allenamento e di incitamento non regolamentari. Il CIO si è però espresso a favore della Wust, giudicando il toping non perseguibile e confermando quindi il memorabile primato.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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