Amarcord – Chiarugi: “Ecco come conobbi Roberto Vinciguerra”

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Per la nuova rubrica AMARCORD, dedicata ad aneddoti e fatti storici legati alla Fiorentina rivisitati tramite accurate ricerche svolte dalla redazione di Ruttosport, andiamo a raccontarvi un incontro molto singolare tra Luciano Chiarugi ed un giovanissimo Roberto Vinciguerra.

Correva l’estate del 1981, in un luogo non meglio precisato lungo il litorale grossetano. Luciano Chiarugi, appena lasciato il Rimini ed in procinto di tornare a Firenze, sponda Rondinella, si godeva le meritate vacanze sotto l’ombrellone, tra un tuffo nel mare cristallino ed un incontro di tennis con i suoi amici più cari. Il buon Luciano, ignaro di quello che stava per succedere, trascorreva allegramente le giornate, tra autografi e foto ricordo. In quei giorni spesso si sentiva chiamare “Chiarugiiii” ma voltandosi non vedeva nessuno. Anche a cena, nel ristorante preferito, riecheggiava tutte le sere una vocina che gridava: “Chiarugiiiiiii”, me nessuno riusciva ad individuarne la provenienza. Un giorno, mentre stava disputando la finale del locale torneo di tennis estivo, Chiarugi sentì ancora la stridula vocina che, proprio dietro di lui borbottava: “56% di dritto, 44% di rovescio. 23% sotto rete, 30% lungo linea,  47% sul fondo”, ma voltandosi di scatto , ancora una volta non c’era nessuno. Innervosito, iniziò a sbagliare anche semplici giocate ed il grande vantaggio accumulato si dissolse miseramente, arrivando a giocarsi il match sull’ultima palla. Proprio mentre l’avversario era scivolato e la vittoria sembrava in tasca, ecco spuntare un bambinetto riccioluto sotto rete, che correndo all’impazzata gridava “Chiarugiiiiiiiii… che me lo fai un autografooooo?”. Era proprio Roberto Vinciguerra, che da settimane stava pedinando il calciatore in attesa di aver l’occasione per conoscerlo personalmente. Ovviamente Chiarugi, distratto dall’invasione, perse palla ed incontro, uscendo sconfitto dal torneo che aveva vinto consecutivamente negli ultimi 6 anni, ad un passo dal record stabilito da “Picchio” De Sisti. “Chiarugi ho tutte le tue figurine. Lo sai che nel 24% guardi verso destra, nel 32% verso sinistra e solo nel 44% guardi dritto avanti a te? Non ti sembra davvero singolare? Ciao, sono Roberto!”. E fu così, con un misto di rabbia, sorpresa e stupore che i due si conobbero per la prima volta.






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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