Denuncia figlio che guarda in streaming la partita della Fiorentina

A Firenze, come tutti sappiamo, è difficilissimo trovare tifosi juventini ma, come usciamo dai confini cittadini costoro aumentano e si mescolano con le persone normali. Purtroppo casi gravissimi tendono a manifestarsi sempre più spesso. La storia di cronaca che andiamo a raccontarvi oggi potrebbe sembrare pazzesca ma, purtroppo, è reale.

Fausto Coppini è un ragazzo di 14 anni, tifosissimo della Fiorentina, ma, ahimè abitante in un vero e proprio feudo gobbo: Montevarchi. Il Coppini è costretto a seguire la sua squadra sul pc di casa, in streaming dai siti sudamericani e cinesi, in quanto suo padre, Ernesto, si dichiara assolutamente non interessato al pallone e quindi non lo porta allo stadio e nemmeno gli fa l’abbonamento alla tv digitale. Improvvisamente, dopo la partita che la Fiorentina vince contro la Sampdoria per 2 a 1, succede il fatto di cronaca.

Alle 23 fa irruzione la Polizia Postale in casa del Coppini, mettono sotto sequestro il computer e traducono il giovane Fausto in caserma dove confesserà e verrà condannato a 6 mesi di lavori socialmente utili. Gli verrà inoltre dato un DASPO speciale che gli precluderà qualsiasi tipo di connessione durante le partite della Fiorentina per 5 anni.

Il padre, Ernesto, non ha accompagnato il figlio in caserma ma, anzi, si è messo la maglia di Tevez ed è sceso in strada dove ha cominciato ad inveire contro il figlio: “O merdaiolo, finalmente la smetterai di guardare le partite di quella squadra porta sfiga! Dopo tanti anni posso dirlo ad alta voce: forza Juve!”. Intervistato da TV1 ha ammesso di essere stato lui a denunciare il figlio alla polizia. “Non ne potevo più di questa continua finzione, era giunto il momento di fare finalmente outing!”

Una vicina di casa dei Coppini, la signora Elvira, ha dichiarato ai giornalisti: “Sembrava tanto una brava persona, sempre ligio al dovere, grande lavoratore. Se penso di aver vissuto per anni accanto ad un soggetto simile mi vengono i brividi. Cosa sarebbe potuto accadere ai miei nipotini… non mi ci fate pensare!”