TORINO. Ieri sera alle 19 si sono definite le comproprietà. Per la Fiorentina la trattativa più importante è stata quella fatta col Torino per Alessio Cerci, l’Henry di Valmontone. Fino all’ultimo minuto sembrava che le due società dovessero andare alle “buste”, poi c’è stato uno slancio di Cairo che ha offerto oltre 4 milioni e il cartellino di Marco Bakic per riscattare completamente Cerci. La Fiorentina ha accettato immediatamente prima che ci fossero dei ripensamenti. A metà pomeriggio c’era stata, per la verità, anche l’offerta dell’Inter, Branca aveva offerto 900 milioni di euro più Milito e Icardi per la metà di Cerci. L’offerta non è stata ritenuta credibile.
Successivamente, però, è sorto un problema: il gatto era da considerare fuori o dentro la trattativa per Cerci? Cairo, presidente del Torino, ha insistito che venisse considerato come “accessorio” di Cerci. Il motivo? Semplice, sembra che Antonio Conte, allenatore della Juventus, abbia, già da qualche mese, messo gli occhi addosso al pelo del felino e lo vorrebbe utilizzare per il parrucchino del prossimo anno; per averlo è disposto anche ad un importante sacrificio economico.
Quando i Della Valle hanno saputo che sul gatto di Cerci aveva messo gli occhi la Juventus hanno immediatamente bloccato la trattativa e hanno stabilito che per il gatto Antonio Conte, o qualsiasi altro stipendiato della Juventus, dovranno pagare 30 milioni cash. Senza contropartite.
La situazione del gatto è entrata così in stallo e potrà essere sbloccata solo alle buste. Quindi, in conclusione, il prossimo anno Cerci giocherà nel Torino ma, forse, dovrà separarsi dal suo adorato felino.
NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione
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